GUIDA GRAMMATICA ITALIANA
Scegli la frase con la punteggiatura corretta. Se indovini, essa diventerà verde. Esercizi con i puntini sospensivi.
- 1.
- Tutta quella gente... ed io qui sola, ora... in quest'ordine, in questa pulizia, con gli oggetti ben disposti sui mobili, con le tende chiare alle finestre...(G. Macchia).
- Tutta quella gente ed io qui sola, ora... in quest'ordine, in questa pulizia con gli oggetti ben disposti sui mobili, con le tende chiare alle finestre...(G. Macchia).
- 2.
- Accostatasi a lui, che pareva sul punto di prender commiato: - Colonnello, gli disse, questa sera avete un'aria, un'aria... non saprei... (L. Capuana).
- Accostatasi a lui che pareva sul punto di prender commiato: - Colonnello - gli disse - questa sera avete un'aria... un'aria... non saprei... (L. Capuana).
- 3.
- Sappi... dunque... sappi che la mia volontà non ha mai consentito a male alcuno... che ho fatto tutto, tutto il bene che ho potuto... che ho amato i miei figliuoli, le mie nipoti, i niei parenti... che ho beneficato il prossimo... che ho sperato in Dio... (I. Nievo).
- Sappi dunque... sappi che la mia volontà non ha mai consentito a male alcuno... che ho fatto tutto, tutto il bene che ho potuto... che ho amato i miei figliuoli, le mie nipoti, i miei parenti; che ho beneficato il prossimo... che ho sperato in Dio... (I. Nievo).
- 4.
- Steinegge rosso, rosso, impacciato, andava dicendo: "Oh no... signor Silla... io ringrazio..." e si sciolse piano, piano da quell'abbraccio (A. Fogazzaro).
- Steinegge, rosso rosso, impacciato, andava dicendo: "Oh no... signor Silla... io ringrazio..." e si sciolse piano piano da quell'abbraccio (A. Fogazzaro).
- 5.
- Aveva cominciato a dirle che quell'unione era avversata da tutti, in famiglia, non perché presumevano che restasse zitella - quantunque!... benché!... - ma per la ragione che non era un partito conveniente (F. De Roberto).
- Aveva cominciato a dirle, che quell'unione era avversata da tutti in famiglia, non perché presumevano che restasse zitella - quantunque!... benché!... - ma per la ragione che non era, un partito conveniente (F. De Roberto).
- 6.
- Oh, la riconosceva subito, l'opera! Rosina... Amina... Norina... Mimì, con la candela... Suzel, col cestino di ciliege... Lucia... Lucia nel primo atto... nel secondo... nella scena della pazzia... (M. Moretti).
- Oh, la riconosceva subito l'opera! Rosina... Amina... Norina... Mimì con la candela... Suzel col cestino di ciliege... Lucia... Lucia nel primo atto... nel secondo... nella scena della pazzia... (M. Moretti).
- 7.
- Si trattava di un Giuseppe Ermanni che s'era messo con dei soldati francesi, tedeschi, russi, chissà, sì, più d'un secolo prima; fatto sta che era sparito, e non se n'era più saputo niente (I. Cremona).
- Si trattava di un Giuseppe Ermanni che s'era messo con dei soldati francesi, tedeschi, russi, chissà, sì... più d'un secolo prima... fatto sta che era sparito e non se n'era più saputo niente (I. Cremona).
- 8.
- Eppoi, c'era dell'altro, altri capi d'accusa contro l'inquilina del primo piano, cose dette a mezza voce, frasi mozze, interrogativi, interiezioni... colpettini di tosse...(A. Palazzeschi).
- Eppoi... c'era dell'altro, altri capi d'accusa contro l'inquilina del primo piano: cose dette a mezza voce, frasi mozze, interrogativi, interiezioni... colpettini di tosse...(A. Palazzeschi).
- 9.
- Si mangiavano ostriche, aragoste, tartufi di mare, e le cozze, quelle nere, che a Genova le chiamano muscoli, e certe fritture di calamaretti, a Genova li chiamano... li chiamano... (M. Soldati).
- Si mangiavano ostriche, aragoste, tartufi di mare e le cozze, quelle nere, che a Genova le chiamano muscoli e certe fritture di calamaretti, a Genova li chiamano... li chiamano... (M. Soldati).
- 10.
- E voglio aggiungere che nella sua decisione di affidarle una missione così... delicata diciamo, rischiosa... certamente ha giocato il fatto che lei sia un professore di matematica (L. Sciascia).
- E voglio aggiungere, che nella sua decisione di affidarle una missione così delicata, diciamo rischiosa... certamente ha giocato il fatto che lei sia un professore di matematica (L. Sciascia).